Cos'è l'ipovisione?

Consigli utili per aiutare un ipovedente


Non solo le persone anziane possono essere affette da deficit visivi. Questo articolo ha l’obiettivo di offrire una panoramica sui possibili rimedi, che ridanno indipendenza e qualità di vita.

L’ipovisione è una condizione di acutezza visiva  molto limitata che ha notevoli conseguenze sulla vita quotidiana. Può essere causata da vari fattori (siano essi congeniti o acquisiti). Esistono tanti livelli differenti di deficit visivo, che, fino a certi limiti, non sono neanche riconosciuti nella lora gravità sin dall’inizio.

Fortunatamente ci sono piccole cose che possono aiutare a migliorare la qualità della vita, il livello di indipendenza e la capacità di svolgere le attività quotidiane così come quelle lavorative.


 

Come posso sfruttare la meglio il residuo visivo?

Corretta illuminazione ambientale
Corretta postura durante la lettura
Miglioramento del contrasto dell’immagine con gli ausili visivi

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Ogni deficit visivo ha le sue specifiche caratteristiche e i pazienti riportano una varietà di sintomi: campi visivi ridotti (campo visivo tubolare), perdita di campo visivo, sensibilità alla luce intensa, cecità notturna, incapacità di percepire i colori o generalmente una grave deficit nella capacità visiva.

 


IPOVISIONE CENTRALE

L’ipovisione centrale è legata a un danno a carico della parte centrale della retina (macula), che è deputata alla visione distinta, e si instaura quando il residuo visivo è pari o inferiore a 3/10. L’ipovisione centrale è da considerarsi:

  • lieve, quando il residuo visivo è compreso tra i 3/10 ed i 2/10;
  • modesta, quando è compreso tra i 2/10 e 1/10;
  • grave, quando è compreso tra 1/10 e 1/20.
  • Si parla di cecità centrale relativa o parziale per visus compresi tra 1/20 e la conta dita, mentre si ha cecità centrale assoluta o totale in caso di capacità funzionali centrali completamente assenti o ridotte alla percezione del movimento della mano o della luce.

 


IPOVISIONE PERIFERICA

Si parla, invece, di ipovisione periferica , legata ad una perdita del campo visivo, quando il residuo perimetrico bilaterale è uguale od inferiore al 60%.

L’ipovisione periferica viene classificata sulla base del residuo perimetrico percentuale, distinguendola in:

  • lieve – residuo compreso tra il 59% ed il 50%
  • moderata – residuo perimetrico compreso tra il 49% ed il 30%
  • grave – residuo perimetrico compreso tra il 29% ed il 10%. Inoltre, si possono avere la cecità periferica relativa (residuo perimetrico compreso tra il 9% ed il 3%) e la cecità periferica assoluta (residuo perimetrico inferiore al 3%).


Come aiutare un ipovedente?

 

AUSILI VISIVI INGRANDENTI

A seconda del livello di gravità del deficit visivo, esistono molteplici soluzioni che possono essere consigliate. Possono essere ordinate presso un Centro Ottico specializzato e anche abbinate ad un occhiale. L’importante è avere una soluzione personalizzata, studiata sulle specifiche esigenze di chi ne ha la necessità. Solo così è possibile ottenere la miglior performance visiva possibile, che significa qualità di immagine con il più ampio campo visivo possibile.

 

AIUTIAMO GLI IPOVEDENTI QUANDO LI INCONTRIAMO PER STRADA

Bisogna fare attenzione a coloro che, affetti da deficit visivo, si muovono fra la gente senza bastone o indossando un bracciale giallo. Queste persone potrebbero chiedere informazioni come la destinazione segnata sul display del pulmann, il bottone di richiesta semaforo verde o un numero di prenotazione. Una risposta chiara e precisa può essere loro molto di aiuto. Non bisogna essere sbalorditi vedendo qualcuno che accompagna una persona apparentemente cieca a comprare un giornale o le siede a fianco mentre legge un libro facendo uso di un ausilio visivo ingrandente.

 

I CONTRASTI NELL’ARREDAMENTO AIUTANO

È molto d’aiuto creare stanze, scegliere arredi e anche oggetti di frequente utilizzo che siano più compatibili con le esigenze delle persone ipovedenti che hanno limiti ad orientarsi. Anche delle luci che non creano riflessi aiutano, così come punti luce addizionali che possono essere collocati nella zona lettura o in cucina. La miglior scelta sono le fonti di luce fredda ad alta intensità. Le lampade alogene sono meno adatte.

 

QUANDO PARLO CON UN IPOVEDENTE?

Quando si parla con una persona ipovedente faccia a faccia, non bisogna stupirsi se non riesce a guardare dritto negli occhi. Ci possono essere casi in cui le persone affette da deficit visivo del campo visivo centrale diano l’impressione di fissare un punto oltre l’interlocutore. Ma questo non significa che non lo stiano guardando. A volte queste persone possono essere giudicate arroganti e maleducate, ma non bisogna mai dimenticare che delle situazioni che sono assolutamente normali per molti, per altri possono richiedere un’estrema concentrazione e sforzo se la vista è limitata. Inoltre coloro che lottano contro l’avanzare del deficit visivo, spesso, perdendo acuità visiva, hanno difficoltà a riconoscere i volti e i gesti delle persone intorno (a meno che non siano a distanza molto ravvicinata). Ecco perché a volte salutando da lontano una persona ipovedente, si può non aver risposta.

 

UN REGALO UTILE PER UN IPOVEDENTE?

Sia per rilassarsi, sia per divertirsi, le persone ipovedenti possono apprezzare molto i libri sonori, oggi disponibili su formato CD o in download da internet.